Ospite:

Benvenuti nel salotto italiano di DivaRosa. Fa gli onori di casa Marta, amica e fan della divina.
Accomodatevi, pure...in fondo, "Mi casa es tu casa!"

Mi casa es tu casa

domenica 2 ottobre 2011

Hecho en Colombia con Amor cap. 2 - Benvenuti in Colombia!

26 agosto 2011

La giornata è iniziata all’insegna di una buona e ricca colazione in uno dei Café disponibili nel complesso dell’Hotel. Era stata pianificata affinché si potesse godere di un certo grado di relax prima degli impegni dei giorni successivi e così ci siamo diretti prima al vicino Unicentro (http://youtu.be/rizC22GcsOQ) per proseguire poi verso il Centro Andino (http://www.centroandino.com.co/2006/index.htm) un altro grosso centro commerciale nel Nord della città dove poter pigramente passeggiare (fuori comunque pioveva) guardando le vetrine. A questo punto aggiungo una nota, che ritengo importante per il visitatore. A differenza delle città Europee, le zone più ricche e fashion non si trovano nel cosiddetto ‘centro’: a Bogotà infatti la parte più ‘elegante’ e ricca si trova al Nord , mentre quella più povera si estende nella zona sud. Il centro di Bogotà è costituito dal quartiere della ‘Candelaria’, nucleo storico della città, considerata comunque area ‘povera’ dagli abitanti.
A pranzo ci siamo fermati al piano della ristorazione dove sono presenti diversi ristoranti che si affacciano sulla medesima area allestita con tavoli. Il vantaggio è che ciascuno dei componenti del nostro gruppo ha potuto spaziare su diverse specialità locali ed internazionali per effettuare la propria scelta. La mia è andata ad un ‘Sancocho  con pescado’. In Colombia esiste una ricca varietà di zuppe, una delle quali è appunto il Sancocho, che può includere carne o pesce (http://youtu.be/neW8AIw3qfA ). Insieme alle specialità della gastronomia colombiana abbiamo ordinato dei succhi di frutta tra cui i più strani (ma apprezzati) sono stati il succo di lulo (http://poorbuthappy.com/colombia/files/01-07-04%20153.jpg) e il succo di guanabana (https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjKUF8OEJwZYR-Ogm8JTitS-x4UandH5I4pjOjs0WG2VvpMepd6y5dYfANQeReUTp-lQR4YW6iZL3t04Gb09OwfnPvaoC8GYs5R5hKjr0ZlBAZWhHUTdb2TChvdGCOee2KTQbe3_GSMHdE/s1600/planta+Guanabana+anticancer.jpg ), il nostro preferito in assoluto, diluito nel latte per un cocktail eccezionale! I succhi non mancano mai sulla tavola e accompagnano i pasti insieme alla birra (spesso mescolata ad una bibita gasata chiamata ‘Colombiana’ e all’acqua). Per il caffè ci ha raggiunto Marcela Salazar con la quale avevo pianificato un pomeriggio di chiacchiere e lavoro (ricordate? E’ lei la mente dietro il progetto DivaRosa). Marce ed io abbiamo presto lasciato il centro Andino, mentre il resto del gruppo avrebbe proseguito senza fretta lo shopping per concludere il pomeriggio con una prima visita della città in taxi. Seconda nota importante: il costo dei taxi a Bogotà è irrisorio (e ce ne sono tantissimi: circa 300.000).Ci siamo spostati ovunque in taxi spendendo una media di 7000 pesos per una mezz’ora di tragitto (circa 2.50 Euro), tuttavia è bene sapere che all’uscita degli uffici il venerdì è piuttosto laborioso trovarne uno libero e che se ci si reca fuori città, non si trovano taxi per tornare indietro, ammenocchè non si effettui una prenotazione con anticipo. Con l’auto di Marcela (una Nissan Micra) siamo subito andate a visitare l’atelier di ZOOKA (https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi6GDX6EUwuzMfdGYn53e2aPnAVNI0qgesCP_JK74q8qowq3wVw-m7ShtqDBqp5-zCixVW4BvNiG6oUgyu_VF00_5wqAwFLrr9_PkY5hzf3Gj8g4FfQyGgg0BefNqRwEP7_Mm0_dSZGtrs/) , il punto vendita DivaRosa a Bogotà, situato in una via molto carina dove si trovano diverse botteghe antiquarie…il luogo ideale per DivaRosa e il suo particolarissimo stile!
Dopo aver conosciuto una delle socie di Zooka e aver scattato un paio di foto con Marcela nell’atelier, siamo uscite per proseguire il giro, ma una chiamata sul cellulare di Marcela ci ha fatto deviare dal cammino e mi sono ritrovata ad accompagnare la mia amica presso la prima casa privata colombiana, anzi bogotana, della mia esperienza di viaggio. Ora, non c’è niente che ami di più in un viaggio che visitare o essere ospitata in case private…e questo non perché sia tirchia, ma perché è il modo migliore per entrare in contatto con la gente e la cultura del luogo. E’ di fatto però un atto molto ‘intimo’ che va vissuto con molto rispetto e apprezzamento e in quel momento non mi sentivo pronta. Anche perché mai mi sarei immaginata che la mia prima esperienza di ospitalità avrebbe avuto luogo in una casa di un personaggio molto noto in Colombia (un’icona della TV) - cosa che mi ha creato inizialmente anche un certo imbarazzo – ma mi ha dato l’opportunità di dare un primo sguardo sullo stile di arredamento delle case di ‘design’ bogotano.
Per motivi di privacy non posso mostrarvi qui le foto che ho scattato, ma quello che mi ha colpito principalmente sono stati due elementi: il richiamo allo stile british (uso del legno per le boiseries e il pavimento e la presenza del camino - importante in un clima con sere e notti relativamente fredde e case non attrezzate con il riscaldamento) e il richiamo alla cultura ‘meticcia’, cioè ad una confluenza di culture diverse (indigena, europea e africana) che ho ritrovato in alcuni elementi di arredo (ad es. geometrie degli stampati, , la forma e i colori del servizio da thè, una giraffa in legno e l’immagine di una zebra riprodotta in un quadro). Dopo una piacevole chiacchierata, siamo ripartite per il nostro giro, non prima di aver ricevuto dal padrone di casa un invito rivolto a tutta la famiglia per una merenda tipica bogotana (e come rifiutarlo!), conosciuta con il nome di ‘Las Onces’ (http://www.bogota.gov.co/portel/libreria/php/x_frame_detalle.php?id=44227) e che normalmente si svolge intorno alle 5 del pomeriggio, un tempo come mezzo per stemperare il freddo della sera e oggi come rituale sociale tipico. Ma torniamo alla giornata del 26: ripartiti dalla carrera 7 (a Bogotà le strade che vanno da Ovest a Est si chiamano 'calles', mentre quelle che portano da Nord a Sud 'carreras'), una delle arterie principali della città, proseguiamo per il 'barrio' di Rosales dove si trova l'appartamento di Marcela. La casa è uno dei tantissimi edifici con facciata in 'ladrillos', cioè in mattoni rossi che si trovano un po' dappertutto lì, per due motivi principali: la facilità di reperimento dell'argilla con cui sono fatti e il fatto che abbiano una funzione di accumulo termico, cioè si scaldano durante il giorno e restituiscono il calore nella notte. L'appartamento di Marcela le assomiglia molto e naturalmente assomiglia molto anche alla nostra DivaRosa. e potete vederne alcune foto nel primo album qui alla sinistra. Ci scambiamo dei regali e subito ci impegnamo a registrare un'intervista per le amiche Italiane di DivaRosa (non anticipo però nulla qui...) Il tempo passa veloce in compagnia di Marcela e dei suoi due tesori pelosi, due bassotti chiamati Popeye e Toto e infine vengo riaccompagnata in albergo, in tempo per cambiarmi velocemente. Alla sera infatti ci attende un altro invito: questa volta a casa dei nostri amici Bogotani…Ahhh, per cena la nostra amica Luz ha preparato una specialità santaferena (cioè di Bogotà, conosciuta anche come Santafé di Bogotà) che ci ha lasciati a bocca aperta e che io continuo a ricordare con nostalgia: l’Ajiaco (http://youtu.be/3CNnup1fib0). Nella sostanza si tratta di una zuppa di patate, ma ….non di una semplice zuppa di patate. Se viaggiate in Colombia, ricordatevi di provarla! La cena in Colombia è costituita normalmente solo da una ciotola di zuppa e personalmente trovo che l’abitudine di una ricca colazione, seguita da un pranzo leggero ma sostanzioso e da una cena frugale, come è costume in Colombia, sia una combinazione ideale per sentirsi bene. Nonostante il recente viaggio con cambio di fuso orario e grazie alla piacevolissima ed allegra compagnia, ci siamo trattenuti fino a tardi e dopo un solo giorno di permanenza in Colombia, la sensazione generale era già quella di trovarci a casa….Continua.

lunedì 26 settembre 2011

Hecho en Colombia con Amor cap. 1 - Racconto di un viaggio sorprendente!

25 agosto 2011

All’alba partenza per l’aeroporto di Orio al Serio. Noi siamo in 5: mio marito ed io con i nostri 3 figli di 13, 9 e 5 anni. Insieme a noi ci sono degli amici, anche loro con figli di 18 e 14 anni.
Il volo è Lufthansa e faremo perciò scalo a Francoforte. Il primo volo è breve e dura solo poco più di un’ora. Abbiamo giusto il tempo di attraversare l’aeroporto e siamo già pronti per l’imbarco su un Airbus confortevole dove ciascun sedile è dotato di schermo indipendente con un ricco programma di film e di musica, disponibili già prima del decollo.

Il volo dura 10 ore e 30 minuti ed arriviamo intorno alle 19 all’aeroporto ‘El Dorado’ di Bogotà.
L’aeroporto ci appare subito ben organizzato e di fatto le operazioni di immigrazione e di recupero bagagli non durano più di 20 minuti complessivamente. Come famiglie abbiamo infatti precedenza sugli altri passeggeri all’immigrazione e appena espletate le operazioni di riconoscimento, scopriamo che le nostre valige sono già arrivate e sono anche già state scaricate dalla cintura di consegna e ordinatamente raccolte insieme nella sala di riconsegna.

Fuori ci aspetta la famiglia dei nostri amici che ci ha aiutato ad organizzare il viaggio e che ospiterà due dei nostri ragazzi. Ci accolgono con abbracci pieni di calore e dei ‘bocadillos de queso’, (cubetti di formaggio fresco ripieni di crema di guayaba). Fortunatamente anche con un pullmino per noi e le 8 valige con cui siamo arrivati. Ci aspetta un trasferimento di circa 40 minuti fino al nord della città sulla calle 127, nei pressi del centro commerciale ‘Unicentro’, in un appartamento ubicato nel complesso dell’Hotel ‘La Fontana’(http://www.hotelesestelar.com/es/hoteles/bogota/hotel-estelar-la-fontana).
La temperatura è ideale, intorno ai 18 gradi centigradi ed è un sollievo, dopo la calura patita a casa negli ultimi giorni. Qui siamo ai tropici, è vero, ma anche a 2640 metri di altitudine, su un altopiano attorniato da cime che ci sovrastano. Le Ande si vedono infatti da qualsiasi punto della città.

In albergo ci accoglie una delle mie canzoni preferite e anche una delle più romantiche che abbia mai ascoltato: http://youtu.be/k8nNslvUQTw  . E quale miglior benvenuto?
Sarebbe ora di cena, ma siamo stanchi e decidiamo di fare una breve incursione al supermercato più vicino per comprare della frutta…ed è stato come entrare d’un botto nel libro di Alice nel paese delle meraviglie: ci siamo persi (e ritrovati) in arcobaleno di colori. Non sospettavamo che esistessero tanti frutti diversi e ci proponiamo di riuscire ad assaggiarli tutti prima della fine della vacanza…Continua.

lunedì 4 luglio 2011

Donna di casa, regina del focolare...

Da molti anni nei paesi industrializzati del primo mondo le donne rifiutano il cliché che le vuole 'regine del focolare', quasi che, avanzando questo titolo, l'unico posto, in cui avrebbero il diritto di esprimere autorità e creatività, fosse la cucina. Per estensione, dunque, tutte le attività associate alla cucina hanno assunto nel tempo delle qualità negative, svalorizzanti e generazioni di donne si sono impegnate a ridurle al minimo necessario grazie all'uso di sughi pronti, cibi precotti e surgelati.
Lo stesso ambiente ampio e accogliente tipico delle case del passato si è trasformato in 'angolo cottura' o si è allargato fino ad inglobare il salotto in un 'open space'. Il 'focolare' , in breve, si è dissolto come concetto primigenio e con esso tutti i valori positivi a cui era legato.


In questo salotto condividiamo appieno la visione 'mistica' che ha DivaRosa della 'cucina' come momento 'magico' di creazione e luogo di incontro in cui servire nutrimento al corpo attraverso il cibo e all'anima attraverso l'intimità condivisa dall'umanità raccolta intorno ad un tavolo. Crediamo infatti che questa 'chiave di lettura' dovrebbe essere riconsiderata come più corretta e che quindi dovrebbe essere fatta un'operazione di grande rivalutazione del 'rituale' della preparazione e della condivisione del cibo.

Nei paesi latini, il momento dei pasti è stato per moltissime generazioni, e per alcuni di noi ancora lo è, il fulcro della vita familiare e il momento in cui si rinforzavano vincoli e si trasmettevano valori e insegnamenti. In una dimensione come questa, ritengo dunque che nessuna donna dovrebbe sentirsi svalutata o relegata ad una funzione marginale, al contrario - e senza dubbio - dovrebbe poter invece affermare con orgoglio d'essere, a pieno diritto, regina del focolare, signora del luogo più sacro e intimo della casa.

venerdì 1 luglio 2011

1° GiveAway

Care amiche,
siamo felici di potervi far vincere uno dei tre premi in palio tra i fantastici accessori DivaRosa che vedete qui!!


1° premio Borsa tipologia sulla destra
2° premio Borsetta come a sinistra

  3° premio: Trousse per cosmetici

Il GiveAway è aperto a chiunque e ovunque e lo staff DivaRosa contatterà i vincitori chiedendo le informazioni per la spedizione e si occuperà di inviare i premi.


Come partecipare? Basta seguire questi semplici passi!!
(i passi n. 1 2 3 e 4 sono obbligatori, pena esclusione dal concorso.)

1- Diventa Follower del blog italiano di DivaRosa: ti basterà cliccare qui su SEGUI nella colonna di destra

2- Diventa  fan della pagina Facebook ‘Il salotto di DivaRosa’: https://www.facebook.com/pages/Il-salotto-di-DivaRosa/119513818130957

3 - condividi più che puoi il  post con il regolamento che si trova in questo blog su Facebook o Twitter ed invita i tuoi amici

4-Scrivi  un solo commento sotto questo stesso post aggiungendo la tua mail e il link della pagina del Social Network su cui hai condiviso questo post, il nostro staff userà  proprio i commenti per estrarre il vincitore con il sito random.org

5- Hai un tuo Blog? Attenzione!! Se sei un Blogger, puoi scrivere un post sul tuo Blog parlando di questo GiveAway aggiungendo la foto iniziale ed il link a questo post e potrai lasciare  2 commenti, uno con il tuo indirizzo mail e link facebook, e l'altro con il link del post sul tuo blog dove hai scritto di questo GiveAway…così potrai raddoppiare le tue possibilità di vincere!!!!

Il GiveAway terminerà 2 settimane dopo il raggiungimento di 500 partecipanti!

 Dobbiamo raggiungere i 500 partecipanti quindi....
condividete,condividete,condividete 
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Il vincitore sarà estratto con il sito random.org, e dopo aver verificato che abbia seguito tutte le regole, verrà contattato tramite mail ed avrà 3 giorni per rispondere, altrimenti passeremo al successivo classificato, che anche in questo caso verrà scelto tra gli stessi commenti lasciati sotto il post..

Buona fortuna!!!
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martedì 24 maggio 2011

Tempo di vacanze: viaggiare sì, ma con stile...

Anche chi desidera viaggiare leggero non dovrebbe mai dimenticare di mettere in valigia pochi ma essenziali accessori, non necessariamente di lusso, che anzi, per diversi motivi, non ultimo il rischio di perderli, mi sento di sconsigliare.

L'accessorio è certamente componente molto importante del 'linguaggio' non verbale che utilizziamo per esprimere la nostra personalità. Un complemento nient'affatto insignificante del nostro abbigliamento.

Gli accessori sottolineano, enfatizzano, sono la punteggiatura del nostro 'discorso' quando usciamo per la strada o ci presentiamo ad un appuntamento e naturalmente, perché no, anche quando viaggiamo. Spesso ci si concentra solo sul vestito appropriato per l'occasione, ci si preoccupa della scelta delle scarpe e si trascurano invece particolari importanti come la giusta borsa, un cappello o un foulard e altre piccole pennellate di stile.

Soprattutto gli accessori rappresentano infatti un'occasione (spesso perduta) per affermare la propria personalità, per distinguerci dalle altre donne in modo discreto, apponendo sostanzialmente la nostra firma personale al 'look' con cui ci presentiamo. Lo stile, lo ribadisco ancora volentieri, non è passiva assimilazione dei dictat della moda e non è mai una comunicazione 'urlata' di ciò che siamo o di come ci sentiamo e rifugge da triti cliché e massificazione del gusto.
Lo stile è prima di tutto espressione di sé e necessita di scelte (non tutto ciò che va di moda è adatto a me) e interpretazione (posso per esempio decidere di accostare un capo elegante e formale ad una scarpa o ad un accessorio divertente e sbarazzino, per sdrammatizzare e introdurre una nota ironica nel tono della mia 'conversazione' non verbale).

Nella scelta degli accessori è bene sempre avere un occhio di riguardo per quelli dal design particolare, che esprimono carattere, che riescono a distinguersi già ad una prima occhiata  e che facilmente possano essere ricondotti a colui/colei che li ha realizzati. Normalmente si tratta di oggetti di design, di artigianato artistico. Pezzi unici o realizzati in pochi esemplari, frutto della mente creativa di artisti e designer, spesso giovani e ancora sconosciuti, ma tutti comunque dotati di grande talento.

Marcela Salazar, creatrice e proprietaria del marchio DivaRosa, sicuramente appartiene a questa categoria di giovani emergenti, anche se nel suo paese, la Colombia, ha riscosso già notevole successo. Le sue borse sono il frutto di un percorso artistico che avrebbe anche potuto portarla ad esprimersi negli ambiti classici delle Arti Figurative, come è successo a sua madre, già affermata e quotata pittrice.
Oggi Marcela disegna e produce invece eco-borse in diversi materiali sintetici e tessili (questi materiali non solo non minacciano la fauna, ma altresì sono più versatili di cuoio e pelle per l'applicazione di stampe e colori) utilizzando disegni che cambiano ad agni nuova collezione e limitando le stampe ad un numero di soli 100 esemplari per ogni disegno, cosa che ovviamente rende i modelli quasi unici. La sua organizzazione e la sua creatività le permettono inoltre di offrire alla clientela professionale (negozi e aziende) disegni personalizzati con tema a richiesta ed esclusivi.

Originalità e inventiva trasformano modelli classici in must have moderni, shopping bag, pochette e borse lavoro di diverse dimensioni coloratissime e dall'anima latina per la donna cosmopolita che sa far parlare di sé...
Indossare una borsa DivaRosa significa infatti raccontare di un universo di colore e di allegria, significa esprimere carattere e personalità, distinguersi ed affermarsi, solleticare la curiosità altrui ironizzando sulla propria voglia di sentirsi femminilmente DIVA. 

venerdì 13 maggio 2011

Nuova Fan Page su Facebook!

Da oggi, il nostro salotto ha anche una sua pagina su Facebook!
Per l'inaugurazione, abbiamo pensato ad una promozione molto speciale, si tratta di questo:
‎1. Comprate nel negozio on-line una borsa a partire dal 16 maggio fino al 31 luglio 2011.
2. Scattate una foto di voi e la vostra borsa DivaRosa in un luogo particolare, a casa o in vacanza, da sole o con amici e pubblicate sulla fan page la vostra foto, indicando il luogo dello scatto (Città/Paese e Provincia).
3. Tutte le foto migliori inviate entreranno a far parte della galleria di foto qui in calce, intitolata 'DivaRosa nel Mondo'.
4. Votate e fate votare in FB le foto preferite.
5. La più votata sarà ricompensata con l'invio gratuito di una borsa di pari valore a quella ritratta in foto.


Tutto chiaro? Se avete dubbi o domande, non esitate a contattarmi.



Buona fortuna!

domenica 8 maggio 2011

AUGURI MAMMEEEEE!

Auguri a tutte le donne che sono mamme da tanto di quel tempo da essersi dimenticate quasi di quando erano ancora soltanto figlie.
Auguri alle mamme con i figli già grandi ancora dentro casa alla ricerca di un'indipendenza economica che sembra un miraggio sempre più remoto.
Auguri alle mamme alle prese con le difficoltà e le inquietudini di figli adolescenti con il timore di non farcela ad accompagnarli in quell'ultimo tratto di salita verso l'età adulta.
Auguri alle mamme che conoscono le gioie, ma anche le fatiche di crescere cuccioli d'uomo infaticabili e curiosi di tutto.
Auguri alle mamme che stanno per diventarlo, con il cuore gonfio di gioia e di paure.
E infine Auguri a tutte le donne che mamme non lo sono state e non lo saranno mai di un figlio di carne e sangue, ma che pure hanno figliato in molti altri modi: insegnando, prendendosi cura di qualcuno o di qualcosa, donando la propria vita ad una causa o una missione. Donne che hanno partorito Idee, Scoperte, Solidarietà, Coraggio.
Perché quello che conta davvero è dare la Vita, nel senso più ampio del termine, che poi non è altro che dare Amore.
Perciò Auguri a tutte le Donne che hanno vissuto e vivono pienamente. Siamo con tutte Voi, oggi!

NOTA: DivaRosa vuole condividere qui un piccolo pensiero che spera vi piacerà e che vi aiuterà a far sorridere le vostre mamme. Questo è il messaggio per voi:

"Dai a mamma quello che le piace di più, fatti volere bene...senza limiti, senza taccagnerie, senza condizioni. Stampa questo buono per tua mamma e regalaglielo perché lo sfrutti per lo meno tutto questo mese."
...vi chiede di perdonare i suoi piccoli errori d'italiano, ma ha incominciato ad imparare solo ora. Inutile dire che piacerebbe a noi parlare lo spagnolo così bene, eheh...

lunedì 2 maggio 2011

Apre oggi il primo 'Store' italiano di DivaRosa!

Finalmente Amiche di DivaRosa!
Oggi apre il suo primo Store italiano. Siamo emozionatissime...persino Arigato è stato contagiato dal nostro entusiasmo e sembra essere meno pigro del solito...

Si tratta di un negozio on-line che presenta la nuova collezione 2011 'Mi casa es tu Casa'.
Il sito è essenziale, anche se curato nei dettagli. DivaRosa infatti aspetta le vostre visite, ma anche i vostri preziosi commenti per migliorarlo ed arricchirlo.

Correte al negozio, ora...ricordate che vi aspetta una promozione di benvenuto nel corso dei prossimi tre giorni!
Besosss!

sabato 30 aprile 2011

Inaugurazione del primo Store On-line di DivaRosa!

E' tutto italiano il primo negozio on-line della divina e apre le porte ai suoi clienti proprio dopodomani, lunedì 2 maggio.

Si chiama 'DivaRosa's Shop&Chic' e mette in vetrina l'ultima coloratissima collezione di DivaRosa, quella del 2011.
Nei primi 3 giorni di apertura è prevista un'interessante promozione con uno sconto del 10% su tutti i prodotti esposti. Riduzione che potrà arrivare anche al 20% per le frequentatrici di questo salotto che porteranno una loro amica a far acquisti...

Prima di lasciarvi a sbirciare tra le pagine del nuovo sito, ne approfitto per fare qui i complimenti ufficiali al fotografo della divina: Sergio Acosta Léon, per il suo talento creativo, da subito apprezzato qui in Italia e per la graziosa e frizzante presenza delle due 'divine' modelle: Isabel Salazar e Nicola Graham.

Ragazze...che altro posso dirvi: spargete il verbo, sù sù, andate in giro a raccontare di Shop&Chic. Chiamate a raccolta amiche e conoscenti e siate numerose all'inaugurazione!

Besosss!

Un Matrimonio da Favola...

Ieri molte di noi avranno fatto anche più di un sospiro mentre guardavano passare le scene del 'Matrimonio del Secolo', quello di William & Kate, naturalmente. Per non mancare all'evento la nostra DivaRosa ha dovuto puntarsi la sveglia nel cuore della notte ed è arrivata puntuale all'appuntamento con la passerella nella navata della chiesa, anche lei virtualmente inerpicata su tacchi vertiginosi e sfoggiando un vistoso cappello di repertorio. E ancora con lei questa mattina si discuteva dei costi della cerimonia, che, si vocifera, si aggirino intorno ai 100 milioni di Euro...beh, che dire...questi matrimoni da favola resteranno un sogno per noi fragili mortali. Irraggiungibili quanto belli. Tuttavia il Matrimonio è un evento che anche a livelli assai meno mondani ha il potere di dissanguare una famiglia... e di questi tempi, poi!
Però oggi si apre uno spiraglio di speranza e vi segnalo l'attività di una Wedding Planner lombarda che nel 
suo sito 'I fiori di Barbi' offre un pacchetto matrimonio
5.000 €  "TUTTO COMPRESO"! Di che si tratta? 
Dell' offerta 'Wedding-in-the-box', ideale per chi ha poco tempo, un budget limitato e si sposa in Lombardia. Il sito propone una soluzione collaudata e "risparmiosa" per un matrimonio da 50 ospiti.*
Il ricevimento di Nozze si svolge in una deliziosa cascina poco fuori Milano e comprende:
-Ricevimento ospiti con sottofondo musicale
-Pranzo o cena
-Antipasto, primo e secondo piatto, torta e bevande (vino compreso)
-Musica di sottofondo durante il servizio ai tavoli
-discoteca con DJ
-servizio fotografico B/N e Colori, minimo 150 foto su supporto DVD
La consulenza della Wedding Planner e il bouquet della sposa sono …compresi nel prezzo.



Fiori d'Arancio per tutte, allora!
* dal 51° al 120° ospite extra, il costo è di 50 € cad.

giovedì 21 aprile 2011

Radici

Ieri sera si parlava di radici, di ciò che ci lega alla nostra terra d'origine e costituisce parte integrante della nostra identità, che contribuisce cioè a fare di noi quello che siamo senza che realmente ce ne rendiamo conto fino a che non ci confrontiamo con altre culture, finché non ci mettiamo in discussione. Il modo migliore per scoprire le radici altrui è avvicinarsi alle diverse forme di espressione artistica di una cultura: pittorica, letteraria, musicale, cinematografica, folklorica e artigianale. Nell'avvicinarmi alla cultura colombiana sono due aspetti che mi hanno immediatamente profondamente colpita: il forte e stretto legame con la Natura e la dimensione Magica: la presenza di una realtà sospesa di cui tutti però sembrano essere istintivamente consapevoli. Non per niente Marquéz è considerato all'unanimità tra i maggiori esponenti del "realismo magico", una corrente letteraria latino-americana che dà voce all'anima stessa di quei luoghi, in cui tradizioni, storia, vita reale di ogni giorno si mischiano a magia e superstizioni. DivaRosa infatti commentava: "Non puoi veramente capire Marquéz se non visiti i luoghi che hanno ispirato i suoi racconti...". E' deciso: rileggerò 'Cent'anni di Solitudine' al rientro dal mio viaggio.
Intanto dalla Colombia arrivano poche notizie e quasi sempre in negativo: narcotraffico, terremoti, inondazioni, guerriglia e paramilitari. Invece si dovrebbe dire che è anche un paese sorretto da una società civile cosciente e attiva, con una vita intellettuale, universitaria e artistica di prim’ordine, dotato di una costituzione avanzata, pluralista e multietnica, innovativa nella protezione dell’ambiente, delle minoranze e delle culture. Un paese con una crescita economica invidiabile e una politica finalmente stabile. Un paese dai mille contrasti, certamente, e molto ancora da migliorare sul fronte dell'occupazione e dello sviluppo industriale, ma un paese che si rimbocca le maniche e vuole contare sulle proprie forze per emergere. E di cui DivaRosa é divenuta (almeno in questo salotto) ambasciatrice.
Per quanto DivaRosa si possa considerare un tantino superficiale, posso dirvi che chi la conosce meglio sa quanto amore abbia per la sua terra e per i valori ereditati dalla sua cultura. La verità traspare da piccoli dettagli, indizi che ci lasciano intravvedere una donna più complessa. Uno su tutti: le sue borse hanno un'etichetta interna che riporta la scritta 'Hecho en Colombia con Amor' (Prodotto in Colombia con Amore). Non aggiungo ulteriori commenti.

Dopo tutto questo parlare, condivido anche con voi il bellissimo video che mi ha mostrato proprio DivaRosa mentre raccontava del suo paese. Piacerà anche a voi, ne sono certa.

martedì 19 aprile 2011

Che ne dite di un caffé?

Naturalmente colombiano! Davanti a una tazza di caffè la conversazione diventa più gradevole e rilassata. Il caffè è senza dubbio per molti di noi un piacere irrinunciabile. A condizione che si tratti di un buon caffé e ahimé noi italiani facciamo purtroppo fatica ad abituarci alle miscele provenienti da torrefazioni straniere, per non parlare di quanto siamo selettivi nel giudizio sulle modalità di preparazione... Come molti miei compatrioti non gradisco brodaglie e mi rifiuto di bere pozioni con un retrogusto di bruciato...nei miei viaggi mi rassegno al caffè di Starbucks e mi permetto di sorseggiare le miscele Dallmeyer in Germania, ma a casa...beh...a casa la pausa caffè è un felice intermezzo nel turbinio della vita quotidiana. Fino a ieri un intermezzo tutto italiano. Poi nella mia vita è arrivata lei, DivaRosa e il caffé si è trasformato nel primo luogo d'incontro tra culture lontane. Il caffé: per entrambe un'abitudine costante, un rito rassicurante che prevede solo alcune piccole differenze nel modo in cui si conduce: una fra tutte, l'infusione nel pentolino, alla maniera delle nostre nonne.
Esistono anche in Colombia diversi modi di servire il caffè, ma è prevalente la tendenza, soprattutto a Bogotà, a servirlo in piccole tazze tipo espresso, con lo zucchero a parte. Si tratta in questo caso di una tazza di 'tinto' (già... in Colombia questa parola non designa il vino rosso) che tradizionalmente si beve a digiuno appena alzati. Se il tinto viene invece macchiato con latte, prende il nome di 'perico' o 'pintado' e si trova normalmente sul tavolo della colazione.
Grazie a DivaRosa ho preso l'abitudine di servire un 'tintico' (diminutivo di tinto) anche ai miei ospiti, che sembrano gradire...perciò che ne dite ora di un caffè?

lunedì 18 aprile 2011

Serendipity

A volte gli incontri che lasciano il segno sono proprio quelli che non ti aspetti...quelli che ti capitano quando stai cercando qualcos'altro. La chiamano Serendipity (Serendipità) quella cosa che capita quando t'imbatti in una scoperta nel processo che avrebbe dovuto condurti altrove ed è proprio quello che è successo a me, quando ho trovato quella donna piena di sorprese che è DivaRosa.

Stavo pianificando il mio prossimo viaggio in Colombia ed esploravo in Internet i luoghi bogotani citati nella guida della Lonely Planet. Digitando 'Museo del Chicò' nel menù 'immagini' di Google ho notato delle foto di borse e altri accessori in mostra in quei giorni alla fiera 'Las puertas del Cielo' proprio nel parco del Chicò...e me ne sono innamorata. E' stato proprio un colpo di fulmine - un 'flechazo' come direbbe lei con quell'accento armonioso che contraddistingue i colombiani - che si è aggiunto ad uno ancor più forte, che ormai da tempo provo per quella sua terra, così tanto ricca di colori, aromi, suoni e cultura.

Siamo diventate amiche e l'ho fatta venire qui per presentarla anche a voi. Ha tante cose da raccontare e un intero universo da condividere. Spero vi innamorerete come è successo a me! Il suo è uno stile inconfondibile che mescola le ispirazioni artigiane tipiche del Sud America con la modernità e il cosmopolitismo dei materiali e dei disegni.

Per avere un'idea delle sue creazioni, cliccate sui cataloghi qui in calce. E non perdete gli slide show!

Sono graditi i vostri commenti!
Besosss,
Marta

Bienvenidos!

DivaRosa e io, Marta, vi diamo il benvenuto nel nostro nuovo salotto...
Questo è uno spazio dedicato a tutti voi che amate l'universo rosa della divina, ma è anche uno spazio per discutere di moda, di accessori e di tutto ciò che rende piacevole e colorata la vita.

Non abbiate timore di postare commenti o richieste e aiutateci a rendere questo salotto sempre ricco di novità.

Se volete scrivermi in privato, questa è la mia mail: marta.brioschi@gmail.com.

A presto!
Marta