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Mi casa es tu casa

martedì 24 maggio 2011

Tempo di vacanze: viaggiare sì, ma con stile...

Anche chi desidera viaggiare leggero non dovrebbe mai dimenticare di mettere in valigia pochi ma essenziali accessori, non necessariamente di lusso, che anzi, per diversi motivi, non ultimo il rischio di perderli, mi sento di sconsigliare.

L'accessorio è certamente componente molto importante del 'linguaggio' non verbale che utilizziamo per esprimere la nostra personalità. Un complemento nient'affatto insignificante del nostro abbigliamento.

Gli accessori sottolineano, enfatizzano, sono la punteggiatura del nostro 'discorso' quando usciamo per la strada o ci presentiamo ad un appuntamento e naturalmente, perché no, anche quando viaggiamo. Spesso ci si concentra solo sul vestito appropriato per l'occasione, ci si preoccupa della scelta delle scarpe e si trascurano invece particolari importanti come la giusta borsa, un cappello o un foulard e altre piccole pennellate di stile.

Soprattutto gli accessori rappresentano infatti un'occasione (spesso perduta) per affermare la propria personalità, per distinguerci dalle altre donne in modo discreto, apponendo sostanzialmente la nostra firma personale al 'look' con cui ci presentiamo. Lo stile, lo ribadisco ancora volentieri, non è passiva assimilazione dei dictat della moda e non è mai una comunicazione 'urlata' di ciò che siamo o di come ci sentiamo e rifugge da triti cliché e massificazione del gusto.
Lo stile è prima di tutto espressione di sé e necessita di scelte (non tutto ciò che va di moda è adatto a me) e interpretazione (posso per esempio decidere di accostare un capo elegante e formale ad una scarpa o ad un accessorio divertente e sbarazzino, per sdrammatizzare e introdurre una nota ironica nel tono della mia 'conversazione' non verbale).

Nella scelta degli accessori è bene sempre avere un occhio di riguardo per quelli dal design particolare, che esprimono carattere, che riescono a distinguersi già ad una prima occhiata  e che facilmente possano essere ricondotti a colui/colei che li ha realizzati. Normalmente si tratta di oggetti di design, di artigianato artistico. Pezzi unici o realizzati in pochi esemplari, frutto della mente creativa di artisti e designer, spesso giovani e ancora sconosciuti, ma tutti comunque dotati di grande talento.

Marcela Salazar, creatrice e proprietaria del marchio DivaRosa, sicuramente appartiene a questa categoria di giovani emergenti, anche se nel suo paese, la Colombia, ha riscosso già notevole successo. Le sue borse sono il frutto di un percorso artistico che avrebbe anche potuto portarla ad esprimersi negli ambiti classici delle Arti Figurative, come è successo a sua madre, già affermata e quotata pittrice.
Oggi Marcela disegna e produce invece eco-borse in diversi materiali sintetici e tessili (questi materiali non solo non minacciano la fauna, ma altresì sono più versatili di cuoio e pelle per l'applicazione di stampe e colori) utilizzando disegni che cambiano ad agni nuova collezione e limitando le stampe ad un numero di soli 100 esemplari per ogni disegno, cosa che ovviamente rende i modelli quasi unici. La sua organizzazione e la sua creatività le permettono inoltre di offrire alla clientela professionale (negozi e aziende) disegni personalizzati con tema a richiesta ed esclusivi.

Originalità e inventiva trasformano modelli classici in must have moderni, shopping bag, pochette e borse lavoro di diverse dimensioni coloratissime e dall'anima latina per la donna cosmopolita che sa far parlare di sé...
Indossare una borsa DivaRosa significa infatti raccontare di un universo di colore e di allegria, significa esprimere carattere e personalità, distinguersi ed affermarsi, solleticare la curiosità altrui ironizzando sulla propria voglia di sentirsi femminilmente DIVA. 

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