25 agosto 2011
All’alba partenza per l’aeroporto di Orio al Serio. Noi siamo in 5: mio marito ed io con i nostri 3 figli di 13, 9 e 5 anni. Insieme a noi ci sono degli amici, anche loro con figli di 18 e 14 anni.
Il volo è Lufthansa e faremo perciò scalo a Francoforte. Il primo volo è breve e dura solo poco più di un’ora. Abbiamo giusto il tempo di attraversare l’aeroporto e siamo già pronti per l’imbarco su un Airbus confortevole dove ciascun sedile è dotato di schermo indipendente con un ricco programma di film e di musica, disponibili già prima del decollo.
Il volo dura 10 ore e 30 minuti ed arriviamo intorno alle 19 all’aeroporto ‘El Dorado’ di Bogotà.
L’aeroporto ci appare subito ben organizzato e di fatto le operazioni di immigrazione e di recupero bagagli non durano più di 20 minuti complessivamente. Come famiglie abbiamo infatti precedenza sugli altri passeggeri all’immigrazione e appena espletate le operazioni di riconoscimento, scopriamo che le nostre valige sono già arrivate e sono anche già state scaricate dalla cintura di consegna e ordinatamente raccolte insieme nella sala di riconsegna.
Fuori ci aspetta la famiglia dei nostri amici che ci ha aiutato ad organizzare il viaggio e che ospiterà due dei nostri ragazzi. Ci accolgono con abbracci pieni di calore e dei ‘bocadillos de queso’, (cubetti di formaggio fresco ripieni di crema di guayaba). Fortunatamente anche con un pullmino per noi e le 8 valige con cui siamo arrivati. Ci aspetta un trasferimento di circa 40 minuti fino al nord della città sulla calle 127, nei pressi del centro commerciale ‘Unicentro’, in un appartamento ubicato nel complesso dell’Hotel ‘La Fontana’(http://www.hotelesestelar.com/es/hoteles/bogota/hotel-estelar-la-fontana).
La temperatura è ideale, intorno ai 18 gradi centigradi ed è un sollievo, dopo la calura patita a casa negli ultimi giorni. Qui siamo ai tropici, è vero, ma anche a 2640 metri di altitudine, su un altopiano attorniato da cime che ci sovrastano. Le Ande si vedono infatti da qualsiasi punto della città.
In albergo ci accoglie una delle mie canzoni preferite e anche una delle più romantiche che abbia mai ascoltato: http://youtu.be/k8nNslvUQTw . E quale miglior benvenuto?
Sarebbe ora di cena, ma siamo stanchi e decidiamo di fare una breve incursione al supermercato più vicino per comprare della frutta…ed è stato come entrare d’un botto nel libro di Alice nel paese delle meraviglie: ci siamo persi (e ritrovati) in arcobaleno di colori. Non sospettavamo che esistessero tanti frutti diversi e ci proponiamo di riuscire ad assaggiarli tutti prima della fine della vacanza…Continua.